Arezzo, che sorge su una collina nella Toscana orientale a ridosso dell'Appennino tosco-romagnolo, è la città natale del pittore e architetto rinascimentale Giorgio Vasari. A questo illustre concittadino Arezzo dedica il Museo Casa Vasari, che ospita opere del poliedrico artista e altri dipinti della sua scuola, mentre accanto alle torri medievali si ammira l'imponente Loggiato vasariano, una delle più interessanti opere architettoniche rinascimentali. La parte più elevata della città conserva uno spiccato aspetto medievale, dominata dalla cattedrale dai tratti gotici, che custodisce una pregevole Maddalena di Piero della Francesca, e dalla Fortezza medicea. Tra gli altri monumenti il palazzo della Fraternita dei Laici, bell'esempio di sintesi di architettura gotica e rinascimentale, l'abside della pieve di Santa Maria, la cappella Bacci nella Basilica di San Francesco, che accoglie il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca, la chiesa di San Domenico, dove si conserva la croce dipinta di Cimabue; Palazzo pretorio e palazzo dei Priori. Da visitare anche il Museo archeologico, con sezioni di arte etrusca e romana, il Museo statale d'arte medievale e moderna, che conserva, accanto all'importante raccolta di dipinti dei secoli XIX e XX, numerose terrecotte di Andrea Della Robbia e dei suoi discepoli, e il Museo Casa Vasari, riccamente decorato da affreschi di mano dello stesso artista o di pittori della sua bottega, dove sono conservate lettere autografe di Michelangelo. Nel Museo diocesano è esposta una ricca scelta di pitture, sculture, oggetti di oreficeria sacra, codici e paramenti liturgici di epoca compresa fra il XII secolo e la fine dell'XIX secolo, provenienti dal duomo e da vari edifici ubicati nel territorio diocesano. Un ex edificio industriale ospita, infine, il Museo aziendale della Gori&Zucchi che appartiene alla celebre azienda produttrice di gioielli UNOAERRE e presenta la raccolta delle collezioni di oreficeria degli ultimi 75 anni di attività. Nelle vetrine sono esposti pezzi d'antiquariato e modelli progettati da artisti di fama internazionale, come Dalì, Fiume, Greco, Messina, Pomodoro. I1 penultimo sabato di giugno e la prima domenica di settembre, piazza Grande diventa lo scenario della giostra del Saracino, partecipato torneo cavalleresco di origini medievali. I cavalieri devono colpire un bersaglio, posto sullo scudo del Buratto (un automa girevole), con un colpo di lancia al termine di una veloce corsa a cavallo, stando attenti a non farsi colpire dal mazzafrusto, imbracciato dal Buratto stesso e azionato da un meccanismo a molla.